Siamo pecore che a volte si perdono: allontanandoci dal gregge cerchiamo altri pascoli per curiosità, monotonia o per il bisogno di solitudine. Il Dio di Gesù è il pastore di un ovile la cui porta è sempre aperta: la responsabilità di scegliere la vita è sempre nelle nostre mani, Egli però è sempre alla nostra ricerca (Video con una meditazione di Gaetano Piccolo)

Amelia Rosa Ortuvia è ritornata alla casa del Padre il 19 aprile 2021. Nata il 10 aprile del 1933 a Mendoza (Argentina), fece i suoi primi voti il 15 luglio del 1983 e la professione perpetua nel 1998.

Ha collaborato, per diversi anni, nella parrocchia di Mendoza con padre Omar Cadenini FDP; la sua azione è stata una testimonianza della fecondità di una vita piena di Dio, di una profonda spiritualità, di una presenza caritatevole verso i fratelli. Era ministro straordinario dell’Eucaristia e  nella “Legione di Maria” ha Amelia ha servito con grande delicatezza gli anziani e gli ammalati .  Amava l’Istituto e il carisma di don Orione. Un esempio di vita ed una grande testimonianza per noi.

L’Istituto cresce anche in Paradiso!

Poiché i vincoli di fraternità, di carità e amore non si rompono con la morte ogni Gruppo regionale farà celebrare una Santa Messa e ciascun membro reciterà tre Rosari in suo suffragio (art.42 RdV). Luz ora vive nella gioia e nella pace del Paradiso.

Come i discepoli, anche noi, abbiamo bisogno di tempo per "entrare in una nuova prospettiva" , nella prospettiva del Risorto. Abbiamo bisogno di rileggere gli eventi e di arrivare finalmente a credere veramente. La fede in Gesù non è un fatto magico o immediato , ma il frutto di un cammino, fatto anche di dubbi , di domande e di incertezze. Per fortuna il Signore non si rassegna alla nostra incredulità, si mette in mezzo e riprende il suo posto (Video meditativo sulla riflessione di padre Gaetano Piccolo)

 

Il programma radiofonico è stata una preziosa opportunità per presentare agli ascoltatori l'Istituto Secolare Orionino.

 

Il redattore capo, padre Mateuss ha intervistato Ania e Majka che oltre a dare testimonianza della propria chiamata alla consacrazione, hanno presentato l’Istituto , il suo carisma e la sua Regola.

 

Ania, parlando della sua vocazione, ha spiegato che le consacrate secolari sono state chiamate a stare nel mondo per trasformarlo dal suo interno con la testimonianza della vita, con le scelte, con gli atteggiamenti  per essere la longa mano dell’Amore di Dio.

Inoltre ha sottolineato  che l’appartenenza all’Istituto è per ciascun membro un aiuto nella crescita spirituale e offre la possibilità di un sostegno vicendevole nell’ordinarietà della vita. Inoltre, ha testimoniato che l'ISO ,nella grande Famiglia Orionina, di cui è un piccolo ramo, ha un insostituibile punto di riferimento.

 

Majka ha ricordato che le consacrate secolari non portano segni distintivi e che il loro “abito”, sull’esempio di don Orione, è la carità verso i fratelli, un abito che apre facilmente le porte dei cuori e le riporta a Dio. Ha poi comunicato che di tanto in tanto , nei fine settimana, sotto la guida del loro assistente spirituale,  p. Marek Chrzanowski FDP,  l’Istituto  organizza momenti di spiritualità per giovani in discernimento.

 

Domenica, 11 Aprile 2021 22:19

Don Orione spirito ecumenico

Una rivisitazione in power point del testo di don F. Peloso, FDP "Don Orione un vero spirito ecumenico" ed. Dehoniane

Il sepolcro è vuoto, ci vengono dati numerosi segni di vita : perchè continuare a restare chiusi nei nostri cenacoli, prigionieri di infinite paure? Ma , per fortuna, per grazia , il nostro è un Dio che riesce ad attraversare anche le porte chiuse e a portare la sua Pace e la sua Vita.

 

La pagina dei discepoli di Emmaus esprime perfettamente la dinamica della nostra vita spirituale: abbiamo seguito il Signore, poi siamo rimasti delusi e arrabbiati ce ne siamo andati ma ... Lui è venuto a riprenderci .

Buona e Santa Pasqua!

Sabato, 03 Aprile 2021 06:55

Buona Pasqua 2021

La scuola non amata della sofferenza è resa obbligatoria dalla vita. Tutti noi prima o poi dobbiamo frequentarla. L’ingresso nella Settimana Santa è l’inizio di questa scuola. Essa apre un cammino per rileggere i tempi delle nostre sofferenze. Gesù che ne ha sperimentato la solitudine ci chiede di abbandonarci nelle braccia del Padre .

(da una catechesi di Gaetano Piccolo)

 

In questa domenica della gioia, il Vangelo di Giovanni ci ricorda la necessità di "innalzare", in tutte le situazioni della vita, il Cristo Crocifisso e di tenere sempre il nostro sguardo rivolto verso di Lui. E guardando il Crocifisso scopriamo che Gesù non "punta il dito" contro nessuno ma anzi che allarga le braccia e per non chiudere mai questo abbraccio si lascia inchiodare sulla croce