Desidero condividere con voi la lettura di un testo del Padre della Chiesa Cesario di Arles vissuto nel 470 d.c.:
"...Se un re di questo mondo o un padre di famiglia ti invitasse alla festa del suo natalizio, quali abiti indosseresti se non quelli nuovi, eleganti, splendidi di cui ne’ vecchiezza, ne’ lo scarso valore, ne’ altra cosa brutta potesse offendere la vista di colui che ti ha invitata? Perciò con tale cura, per quanto ti è possibile, con l'aiuto di Cristo fa’ in modo che la tua anima, composta da diversi ornamenti delle virtù, adornata dalle gemme della semplicità e dai fiori della temperanza, alla solennità dell'eterno Re, cioè al Natale del Signore Salvatore, si prepari con coscienza sicura, bella per castità, splendida per carità, candida per elemosine. Infatti Cristo Signore, se vedrà che tu così ben preparato celebri il suo Natale, si degnerà di venire non solo a visitare la tua anima, ma anche a riposare e ad abitarvi per sempre, così come sta scritto: Abiterò in mezzo a loro e con loro camminerò (2Co 6,16); e ancora: Ecco sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me (Ap 3,20).”
Con Maria, Madre di Dio, e la benedizione di Don Orione AUGURO a tutti un buon e santo cammino di Avvento per poter con gioia preparare un bell’abito interiore per accogliere e abbracciare il Bambino Gesù, che contempleremo nella povera mangiatoia.
Anna Rita