La missione di ogni battezzato è essere tempio del Signore risplendendo della sua luce, perché nel battesimo siamo stati illuminati dalla luce di Cristo da far brillare con la nostra testimonianza. Dobbiamo essere sale buono ed equilibrato.

Dalla meditazione di don Giovanni Carollo :

"Il misericordioso è colui che accoglie il bisogno dell’altro e si lascia commuovere sin dalle viscere e agisce guidato da questa passione d'amore, perché come Dio sente il bisogno del fratello come il proprio. L'uomo dal cuore puro è quello che non scende a compromessi con la coscienza e quando uno ha questo cuore vede Dio, nel senso che fa l'esperienza di Dio. I costruttori di pace sono coloro che in tutti i modi cercano di eliminare ogni forma di violenza nel mondo e si adoperano per costruire una civiltà dell’amore.La persecuzione è come un segno che tu non appartieni alla mondanità, ma a quel mondo nuovo che Dio certamente realizzerà

(In allegato la presentazione)

Martedì, 18 Agosto 2020 10:44

La santità come stile di vita

La pagina evangelica delle Beatitudini ci porta a "salire" sul monte abbandonando i criteri di gudizio e un'impostazione di vita propri della "pianura", del mondo. In allegato la presentazione della meditazione proposta da don Giovanni Carollo FDP
 

Il 17 Agosto 2020 le isoline riunite per la loro settimana di spiritualità hanno avuto la gioia di ricevere la visita del Superiore Generale dei Figli della Divina Provvidenza, padre Tarcisio Vieira,  della Superiora Generale delle Piccole Suore Missionarie della Carità , madre Mabel Spagnuolo, e della Consigliera Generale suor Rosa Rocha. 

Dopo una fraterna condivisione sulle esperienze vissute durante l'isolamento causato dalla pandemia, Padre Tarcisio ha sottolineato che "una crisi non va mai sprecata" , questo è quanto ha sempre vissuto il nostro Fondatore: di fronte alla "crisi" che gli imponeva la chiusura dell'oratorio lui ha saputo reinventarsi dando vita alla Congregazione. Anche Madre Mabel ha rimarcato questa idea ricordando la pagina in cui don Orione parla dell'importanza che hanno le pause durante l'esecuzione di un brano musicale. La pausa prelude sempre ad una maggiore vivavicità ed esplosione di armonia.

Giovedì, 13 Agosto 2020 14:31

Contemplare la natura "apre" a Dio

NEL CREATO anche don Orione ha visto e sentito la “carezza di Dio”

Nel Creato ci è dato di cogliere con immediatezza l’impronta di Dio; chi contempla la natura, contempla Dio: se da una parte l’uomo non può né descrivere, né immaginare il “cielo” di Dio, dall’altra, però, può contemplarne qualche riflesso nell’incantesimo di un tramonto, nello sfolgorare del sole e nel calare della notte,  in un cielo stellato e persino nell’infrangersi delle onde del mare sulla spiaggia. “Tutto l’universo materiale è un linguaggio dell’amore di Dio, del suo affetto smisurato per noi. Suolo, acqua, montagne, tutto è carezza di Dio” (Laudato si n 84)

Contemplare il creato è pertanto cogliere un messaggio d’amore che viene da Dio. Don Orione, ad esempio, ammirava l’incedere della Provvidenza divina  considerando come essa “alimenti”, sfami, sostenga, rinvigorisca ogni cosa creata: “O Divina Provvidenza[…]Nulla è più amabile e adorabile di Te, che maternamente alimenti l'uccello dell'aria e il fiore del campo: i ricchi e i poverelli”. L’attenzione e di conseguenza la cura dell’ambiente , ossia di quanto ci circonda e in cui siamo immersi ci spinge, dunque, ad alzare lo sguardo e a contemplare e glorificare la Trinità. «Quando contempliamo con ammirazione l’universo nella sua grandezza e bellezza, dobbiamo lodare tutta la Trinità» (Laudato sì n 238)

Lunedì, 17 Agosto 2020 17:00

La chiamata alla santità

Nel libro del Levitico si legge: "Siate santi, perché io, il Signore, Dio vostro, sono santo". Ma chi è il santo? Cosa si intende per santità?

Continua,sui succitati temi, il percorso di spiritualità delle "isoline" che guidate dall'assistente regionale, don Giovanni Carollo, FDP, si pongono in ascolto delle provocazioni che vengono dalla Parola di Dio (Levitico 19,1-3; 11-19 e Matteo 23,27-32 ), dal magistero di Papa Francesco (Gaudete et exultate n.10,21,2535-36-37-39 - 40- 42- 43- 46) , dalla vita di san Luigi Orione(da una lettera che  don Orione scrisse all'amico Canepa ed una indirizzata ai suoi figli in occasione della Pasqua del 1936) , dalla santità "feriale" della Vergine Maria (così come la presenta don Tonino Bello), dalla testimonianza di vita santa di suor Plautilla e di Frate Ave Maria.

Anche quest'anno le consacrate dell'ISO italiano si sono date appuntamento presso il Teologico Orionino di Roma per vivere la loro settimama comunitaria: un tempo di preghiera, meditazione e fraternità e soprattutto di ascolto, per capire ciò che viene realmente da Dio e ciò che viene invece semplicemente dalla storia personale di ciascuna. Gli esercizi spirituali sono il prezioso tempo per imparare ad intendere la vita di preghiera come "partecipazione affettiva ed effettiva" alla vita di Cristo e non, come spesso accade, una "partecipazione informativa", e consentire così a Cristo di trasformare la vita. Sono il tempo prezioso per consentire a Cristo di "aggiungere" i suoi pensieri ai nostri.

Le isoline , ormai quasi al termine della loro settimana comunitaria , oggi, fanno tappa al santuario della Madonna della Rivelazione (Roma). Dinanzi all'immagine di Maria SS  pregano il Santo Rosario e, ritornate in sede, si fermano in adorazione eucaristica (meditando sul testo che si riporta in allegato).