Dal vangelo secondo Marco (Mc 1, 1-8)
Inizio del vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio.
Come sta scritto nel profeta Isaìa:«Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero: egli preparerà la tua via.Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri», vi fu Giovanni, che battezzava nel deserto e proclamava un battesimo di conversione per il perdono dei peccati. Accorrevano a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati.Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, e mangiava cavallette e miele selvatico. E proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».

In questa seconda domenica di Avvento la liturgia ci propone i primi versetti del Vangelo di Mc. Il primo versetto non è solo l’inizio di questo Vangelo, ma è la chiave di lettura di tutta la narrazione di Mc: “Inizio del vangelo di Gesù Cristo, Figlio di Dio”. L’espressione può significare

  • Inizio della «buona notizia», che riguarda Gesù (cioè la predicazione apostolica su Gesù) [genitivo oggettivo],
  • Inizio della «buona notizia», proclamata da Gesù (cioè la predicazione di Gesù) [genitivo soggettivo].

Per usare una formula sintetica: Gesù è, allo stesso tempo, il messaggero ed il messaggio!

Il Vangelo di Mc, quindi, si apre con una professione di fede: Gesù è Messia (Christòs); Gesù è Figlio di Dio; e si chiude con un’altra professione di fede da parte di un centurione romano sotto la croce: “Veramente quest’uomo era Figlio di Dio” (15,39).

 

 

La redazione ringrazia don Felice Bruno, segretario provinciale della Piccola Opera della Divina Provvidenza, per aver voluto condividere questo suo prezioso lavoro di sintesi, che mette in evidenza i passaggi - chiave dell'ultima enciclica di Papa Francesco

CONSEGNATO IL DECRETO DI RICONOSCIMENTO PONTIFICIO DELL'ISTITUTO SECOLARE ORIONINO

Papa Francesco l’aveva approvato il 9 novembre scorso, la Congregazione per la vita consacrata aveva firmato il Decreto il 20 novembre successivo e il 4 dicembre 2020, durante un incontro emozionante presso la Congregazione per la Vita Consacrata è stato letto e consegnato il testo del riconoscimento pontificio dell’Istituto Secolare Orionino. A leggere il documento è stato Padre Pierluigi Nava, sottosegretario, alla presenza di Rosalba Rossi, capoufficio, e di Don Flavio Peloso, orionino”.

Con queste parole, Anna Rita Orrù, da 12 anni responsabile generale dell’Istituto Secolare Orionino ha comunicato l’evento solenne e discreto che conclude l’intero iter di riconoscimento dell’Istituto. “Oggi è per noi un giorno di grande gioia e di impegno di cui siamo grate alla Madre della Divina Provvidenza, a Don Orione e a tutta la Famiglia Carismatica Orionina”.

Lunedì, 07 Dicembre 2020 11:00

Festa dell'Immacolata Concezione

FESTA DELL'IMMACOLATA CONCEZIONE : ma ...Maria è come ognuno di noi, non ha avuto il peccato originale ma ha avuto dubbi, desideri, tentazioni come ciascuno di noi, d’altronde anche Gesù è stato tentato. Lei non ha commesso alcun peccato perché ha saputo riempirsi dell’amore di Dio e ha lasciato che fosse questo il motore della sua vita. Naturalmente l’aver vissuto a contatto con Gesù l’ha aiutata molto.

Maria, nel Vangelo, è sempre presentata come persona a noi vicinissima, un modello di vita e di fede da seguire. Giovane donna, di fede profonda, che ha affrontato le scelte della vita come quella della verginità, del matrimonio, della vita quotidiana nella semplicità dei 30 anni a Nazareth e della straordinarietà dei 3 anni della vita pubblica di Gesù: una vita sempre orientata a Dio e a suo figlio Gesù. La Madonna è veramente vicina a noi ed è nostro modello di fede di vita cristiana. Lei ha saputo dire sempre di sì a Dio per amore. L’essere stata concepita senza peccato originale non è merito suo, ma dono di Dio;  ma esso non toglie nulla al suo essere donna. Anche noi siamo chiamati  a copiare il suo stile di vita da innamorati di Dio. A copiare, cioè, la sua capacità di concentrarci pienamente in Dio, di amarlo sopra ogni cosa, di fidarci pienamente della sua provvidenza e del suo amore.

                                                                                                                         (da una meditazione di don Oreste Ferrari , FDP )

 Ritorna l’Avvento. Con esso avvertiamo qualcosa di «nuovo», qualcosa che ricomincia (si riapre un nuovo ciclo liturgico, quello «B», in compagnia di Marco), ma, al tempo stesso, percepiamo la bellezza di uno sguardo rivolto al passato (verso la grotta di Betlemme) e proteso verso il futuro nell’attesa della Sua venuta! Questo «nuovo», infatti, è sempre Lui, il Signore Gesù, che viene sempre nella nostra vita! Per questo la comunità cristiana non si stanca di ripetere «Maranathà», invocazione che esprime tutta la dinamica della vita cristiana. Pertanto, “Avvento è sempre, perché Cristo è sempre, lui che «ricapitola» in sé il passato, il presente e l’avvenire, come dice mirabilmente la lettera agli Ebrei: «Christus heri, et hodie et in saecula» (Eb 13,8). Egli è l’«oggi» eterno del mondo” (Cipriani).

 

  Eccoci arrivati a un momento forte del nostro cammino cristiano: il tempo liturgico dell'Avvento.

  Da quasi un anno viviamo momenti di grande sofferenza a causa della inaspettata pandemia COVID 19 ed è con dolore che, ogni giorno, continuiamo a sperimentare l'incertezza della salute, l'incertezza sociale, economica e scopriamo le nostre fragilità umane.

Ogni giorno sperimentiamo che, solamente la fiduciosa preghiera, può darci speranza e forza per affrontare la crisi e viverla, il più possibile, nella serenità e nella pace di Colui che non ci lascerà mai soli: il Bambino Gesù.

 Il tempo di Avvento è proprio il tempo della preziosa attesa del Natale del Bambino Gesù. Con la guida della Chiesa e con il nostro personale impegno prepariamo i cuori ad accogliere l'Emmanuele, quindi :

  • PREGHIERA  più intensa per incontrare e dialogare e crescere in intimità col Signore; 
  • SILENZIO che sia meditativo e fecondo sull'esempio di Maria;
  • VANGELO dove incontriamo e gustiamo Dio che ci parla e illumina la nostra vita.
Venerdì, 27 Novembre 2020 23:17

Lettera della Responsabile Generale

Carissime sorelle,  è con grande allegria nel cuore che voglio ripetere con tutte voi : DEO GRATIAS!  E' già trascorsa una settimana "dalla buona notizia" che, proprio nel giorno della festa della Madonna della Divina Provvidenza, 20 novembre 2020, ci annunciava il Riconoscimento di diritto Pontificio dell'Istituto Secolare Orionino.

     La tappa raggiunta dall'Istituto che ci vede dipendere direttamente dalla Santa Sede, ci deve muovere a nuova vita, e a rinnovare l'entusiasmo iniziale del primo “SI” al Signore. 

La Chiesa universale si attende che la nostra matura e responsabile presenza nella Chiesa possa contribuire alla realizzazione della "civiltà dell'Amore" (P. Francesco), che è il piano di Dio per ogni uomo, impegnandoci  nelle nuove sfide apostoliche per rispondere alle crisi dei valori morali e sociali di questo momento storico.

Il 3 dicembre ricorre la Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità, istituita dall’ONU per promuovere una più diffusa e approfondita conoscenza sui temi della disabilità, per sostenere la loro piena inclusione in ogni ambito della vita e per allontanare ogni forma di discriminazione e di violenza, anche digitale.

Quest’anno, la Giornata internazionale delle persone con disabilità sarà commemorata per tutta la settimana dal 30 novembre al 4 dicembre, in concomitanza con la 13^ sessione della Conferenza degli Stati parti della Convenzione sui diritti delle persone con disabilità. Il tema è: “Ricostruire meglio: verso un mondo post COVID-19 inclusivo della disabilità, accessibile e sostenibile”.

Oggi 21 novembre le famiglie carismatiche si sono incontrate per la prima volta in streaming per l’incontro autunnale solitamente tenuto a Roma presso la Casa generalizia dei Fratelli delle scuole cristiane. Il titolo della giornata di oggi, “Famiglie carismatiche mai lontane e oggi insieme”, che dà avvio al tema previsto per l'anno 2020/2021 “Il Carisma condiviso come lievito e opportunità per prendersi cura della Casa comune”, ha voluto sottolineare l’importanza di ritrovarci per poter avere insieme uno sguardo di speranza in questo tempo di pandemia così difficile e drammatico.

Gli aspetti centrali dell’incontro sono stati la cura del creato e la revisione della pianificazione del percorso delle famiglie carismatiche.

 

Deo gratias!

Proprio nella mattinata di oggi, 20 novembre 2020, festa della Madre della Divina Provvidenza,  è stato firmato il Decreto di riconoscimento canonico dell’Istituto Secolare Orionino e della sua Regola di Vita.

Così ne ha dato l’annuncio la Responsabile Generale Anna Rita Orrù:

“Oggi la dolcissima Madonna della Divina Provvidenza ha voluto che anche il nostro piccolo Istituto Secolare Orionino sia sotto il suo costante sguardo, perché le consacrate guidate dalla sua saggezza e dalla sua tenerezza materna possano percorrere con lei il cammino di santità. La Vergine Maria ha voluto essere nostra provvida Madre e noi, indegne, ma con amore filiale ci proponiamo di vivere, come lei, in umiltà, per rendere fecondo il nostro apostolato nel mondo.