Sabato, 04 Dicembre 2021 13:02

Preparate le vie del Signore : Seconda Domenica di Avvento

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Guardiamo la nostra vita, la nostra storia e cerchiamo di rimetterla in sintonia con Gesù. Chiediamoci se ciò che siamo, ciò che stiamo vivendo è in sintonia con quanto Dio aveva pensato per noi quando ci ha dato la vita. Non si può accogliere il "Nuovo" se non si abbandona il "vecchio". Non si può accogliere il Signore che viene se non si ripara la strada incidentata e non si dà un nome ad ogni burrone o dosso presente nella vita

Il Battista indica delle operazionoi precise da compiere:

1. Raddrizzare i sentieri: tornare ad essere semplici per poter riconoscere l’Essenziale, puntare solo a ciò che conta a livello materiale, mentale e spirituale. Solo un cuore semplice si svuota di tutto ciò che è velenoso e si prepara ad accogliere il Signore

2. Ogni burrone sia riempito: accogliere il Signore, a volte,  è difficile per via delle mancanze, dei vuoti che ci portiamo dentro: nessuno è perfetto nella sua umanità. A volte sono mancanze affettive, mancanze che hanno a che fare con le relazioni, sono mancanze culturali: sono dei vuoti che influenzano la nostra vita e che spingono a riempiere, pericolosamente, quel vuoto con altro che non sempre è una cosa sana. La maggior parte dei nostri peccati nascono dalle nostre mancanze. Il Battista ci chiede di riconoscere quali sono i nostri vuoti per non permettere a quelle mancanze di condizionarci negativamente e non farci assumere di conseguenza l’atteggiamento della vittima. Piuttosto, preso atto delle varie mancanze, occorre domandarsi come poter dare il meglio di sé così come si è . Se pretendiamo di riempire tutti i vuoti , la natura li riproporrà in altra versione: quello che reprimiamo si manifesta da altra parte. La via d’uscita è integrare , accogliere queste mancanze, riconciliarci con esse e lanciare ponti, l'importante è non lasciarci condizionare da quelle mancanze. Questa è  LIBERTA’ INTERIORE. E le persone sono libere interiormente non perché hanno risolto tutti i loro conflitti ma perché li hanno accettati

Abbassare i monti : si tratta di "abbassare"  le montagne della nostra superbia. E la superbia è il nostro io che riempie tutto , e che vuole il controllo di tutto, fino al punto da estromettere Gesù. Senza umiltà non si può accogliere il Salvatore. E l’umiltà vera è “lasciarsi spogliare”, lasciarsi spogliare dagli altri, dalle situazioni che viviamo; è “accogliere tutto” come se venisse dalla mano di Dio. L’umiltà è lasciare che la vita ci faccia diventare umili: più resistiamo alla vita, più ci incaponiamo nelle nostre cose, più non vogliamo cedere e più cresce il nostro io e più non c’è spazio per Gesù. L’umiltà vera è imparare a cedere: è questa una logica che il mondo non accetta perché è una logica da perdenti. L’umiltà è dire: “ Il Signore ha dato , il Signore ha tolto . Sia benedetto il nome del Signore”

(da una meditazione di Luigi Maria Epicoco)