Il Battista indica delle operazionoi precise da compiere:
1. Raddrizzare i sentieri: tornare ad essere semplici per poter riconoscere l’Essenziale, puntare solo a ciò che conta a livello materiale, mentale e spirituale. Solo un cuore semplice si svuota di tutto ciò che è velenoso e si prepara ad accogliere il Signore
2. Ogni burrone sia riempito: accogliere il Signore, a volte, è difficile per via delle mancanze, dei vuoti che ci portiamo dentro: nessuno è perfetto nella sua umanità. A volte sono mancanze affettive, mancanze che hanno a che fare con le relazioni, sono mancanze culturali: sono dei vuoti che influenzano la nostra vita e che spingono a riempiere, pericolosamente, quel vuoto con altro che non sempre è una cosa sana. La maggior parte dei nostri peccati nascono dalle nostre mancanze. Il Battista ci chiede di riconoscere quali sono i nostri vuoti per non permettere a quelle mancanze di condizionarci negativamente e non farci assumere di conseguenza l’atteggiamento della vittima. Piuttosto, preso atto delle varie mancanze, occorre domandarsi come poter dare il meglio di sé così come si è . Se pretendiamo di riempire tutti i vuoti , la natura li riproporrà in altra versione: quello che reprimiamo si manifesta da altra parte. La via d’uscita è integrare , accogliere queste mancanze, riconciliarci con esse e lanciare ponti, l'importante è non lasciarci condizionare da quelle mancanze. Questa è LIBERTA’ INTERIORE. E le persone sono libere interiormente non perché hanno risolto tutti i loro conflitti ma perché li hanno accettati
Abbassare i monti : si tratta di "abbassare" le montagne della nostra superbia. E la superbia è il nostro io che riempie tutto , e che vuole il controllo di tutto, fino al punto da estromettere Gesù. Senza umiltà non si può accogliere il Salvatore. E l’umiltà vera è “lasciarsi spogliare”, lasciarsi spogliare dagli altri, dalle situazioni che viviamo; è “accogliere tutto” come se venisse dalla mano di Dio. L’umiltà è lasciare che la vita ci faccia diventare umili: più resistiamo alla vita, più ci incaponiamo nelle nostre cose, più non vogliamo cedere e più cresce il nostro io e più non c’è spazio per Gesù. L’umiltà vera è imparare a cedere: è questa una logica che il mondo non accetta perché è una logica da perdenti. L’umiltà è dire: “ Il Signore ha dato , il Signore ha tolto . Sia benedetto il nome del Signore”