Come Maria, la laica consacrata e' costantemente chiamata a compiere un identico movimento (che poi è lo stesso della Resurrezione) alzarsi e andare"in fretta" , a portare Cristo, poiché solo chi porta Cristo genera sussulti di gioia: e' ciò che accade durante l'incontro tra le due cugine.
Un viaggio,un incontro"uno spendersi per l'altro": e' l 'invito che Papa Francesco ha rivolto al mondo all'inizio del suo ministero: riscoprire la vocazione del" custodire."
Siamo nati per essere custoditi e per custodire.La vita cristiana trova luce nello splendido salmo 120"Il custode di Israele". "Alzo gli occhi verso i monti da dove mi verrà l'aiuto?" Ma ciò che è determinante per l'uomo e' trovare la risposta giusta:"il mio aiuto viene dal Signore". È questa la custodia /modello di cui siamo oggetto e che siamo chiamati ad offrire ai fratelli.
un custodia che è veglia attenta e vigile:"non si addormenterà,non prenderà sonno il custode di Israele. Una custodia che non è pesante,opprimente ma "come ombra che ti copre"
Una custodia che è protezione da ogni minaccia: "sta alla tua destra. Una custodia che si esplicita in un potersi affidare in ogni situazione di vita:"non ti colpirà il sole ne' la luna di notte". Una custodia che e' eterna:" Il Signore vegliera' su di te da ora e per sempre.Una custodia che in San Paolo(1Tess2,2ss) diventa l'attenzione amorevole di una madre "che nutre e cura le proprie creature" el'esortazione/incoraggiamento di un padre verso i propri figli. Una custodia che rende teneri e sensibili fino alle lacrime.(Att20,31ss)
Una custodia che in don Orione e' sollecitudine premurosa per ogni esigenza umana , materiale e spirituale.
Papa Francesco, il 19/3/2013, nella figura di San Giuseppe stigmatizzava la vocazione del custodire. Come San Giuseppe, anche noi siamo chiamati a " custodire Cristo nella nostra vita, per custodire gli altri, per custodire il creato.
"La vocazione del custodire, dice il Papa, riguarda tutti: e' l'aver cura l'uno dell'altro nella famiglia, e' il vivere con sincerità le amicizie, il vigilare sui nostri sentimenti, sul nostro cuore. Non dobbiamo avere paura della bontà e neanche della tenerezza . Il prendersi cura, il custodire chiede bontà, chiede di essere vissuto con tenerezza".