Nel racconto della Passione oggi appare con evidenza che Dio ormai si è compromesso, si è affezionato all’umanità, alla mia umanità. Non si tira indietro, dà tutto per noi. Dio sa stare, Dio rimane anche se l’amarci porta alla croce mentre noi siamo sempre tentati dalla fuga. Dio si spreca per noi mentre noi rimaniamo fermi nelle nostre posizioni senza mai sbilanciarci. Dio suda sangue, sente paura e prova angoscia pur di essere solidale a noi. La forza dell’amore sta nella piccolezza. Dio è una mano che crea e ricrea senza manipolare. Dovremmo imparare a ripetere: “Gesù insegnami a stare con Te e a non pensare di potermi salvare con le mie solo forze. Gesù ridammi la giovinezza del cuore per essere, oggi, un altro Simone Cirene. Gesù prendi la mia mano mentre mi tormenta la paura di non essere nessuno, e di non essere di nessuno. Non sono capace di stare con Te, nella solitudine del Getsemani fammi spazio. Voglio stare dentro di Te per gustarti meglio, per amarti sempre meglio. Così sia!
Fr. Kaborepaulvincent fdp.