Domenica, 12 Novembre 2023 01:39

La notte finisce e lo Sposo arriva : XXXII Domenica del Tempo Ordinario - anno A

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Tutta la nostra esperienza di fede è tessuta sull’attesa del Signore ed è scandita dal grido: “Vieni Signore Gesù, maranathà!” Tutta la nostra vita è un’uscire, un andare incontro allo sposo.  

Tutte le dieci vergini prendono le loro lampade: ognuna porta con sé il proprio corpo, la propria umanità, però qualcuna "con" l’olio e qualcun’altra "senza" olio.

L’olio è lo Spirito Santo, è l’amore dispendioso. L'olio è l'amore non trattenuto. Camminare senza olio è un camminare spento. Viaggiare senza olio è un viaggio spento. Un ministero senza olio è un ministero apatico. Un servizio senza olio è un servizio che spersonalizza. Un matrimonio senza olio è un matrimonio che muore. Una politica senza amore uccide. Un volto senza olio allontana l’altro.

Leggiamo:“Presero l'olio in piccoli vasi” (Mt 25, 4). Quei piccoli vasi indicano la nostra piccolezza. Eppure senza il piccolo vaso l’olio si perderebbe. L’offerta della nostra pochezza rallegra il cuore di Dio.

Lo sposo tardava, si assopirono tutte e dormirono". Il ritardo di Dio crea lo spazio per noi. Il Signore, in realtà, è già venuto infinite volte nella nostra vita, e se ,a volte ci sembra ritardare, il suo ritardo, in fondo in fondo, ci dice: “Tu preoccupati di fare la tua provvista di olio e venendomi incontro, passo dopo passo, cresci nell’amare, cresci nella donazione di te.”

Chiediamoci: Cosa alimenta la lampada della mia vita? Le vergini stolte dicono alle sagge: “Dateci del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono. Ma si sentono rispondere: "No. Andate piuttosto dai venditori e compratevene" (Mt 25, 8-11). Qui non è questione di buonismo. È questione di assunzione di responsabilità: nessuno può amare al posto mio. Nessuno può asciugare le lacrime al posto mio. Nessuno può agire al posto mio.

Ora, mentre quelle andavano per comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa" (Mt 25, 10). "Dopo" è tropo tardi perché la porta si trova chiusa. Il tempo che ci è dato, il tempo in cui viviamo, è il tempo in cui la porta è aperta; ed è quello il tempo per comprare l’olio.

Questa parabola è fatta per sottolineare la grandezza dell’ "adesso", è fatta per tirare fuori l’ "adesso della nostra responsabilità". Le stolte arrivarono più tardi ma ... è  troppo tardi. Dicono: "Signore, Signore aprici". Ma, con immenso disappunto, si sentono rispondere: “Non vi conosco”. (Mt 25, 11-12). In fondo in fondo, il Signore ci sta dicendo: “Guarda che sei tu che ti sei chiuso a me, perché non mi hai aperto? Sei tu che, durante tutta la vita, hai chiuso la porta a me che ero lì che bussavo nel povero per venire da te.  “Vegliate” (Mt 25, 13). Stiamo svegli adesso. Ogni giorno è il giorno opportuno, ogni ora è l’ora per amare.

Spirito Santo aiutaci a tenere gli occhi del cuore aperti per accorgerci delle tue visite. Cosi sia!

                                                                                                                                                            Fr. Kaborepaulvincent fdp.