Giovedì, 23 Giugno 2022 12:59

150^ Anniversario della nascita di San Luigi Orione

 23 giugno 1872 – 23 giugno 2022: 150 anni dalla nascita di San Luigi Orione.     Centocinquanta anni di vitalità e di fecondità di un carisma che, in forma sempre nuova e  originale, continua nei suoi figli e nelle sue figlie. Questi ultimi, nel loro cammino di fede, sono sostenuti dall’esperienza di un santo che ha contemplato il volto di Dio come Provvidenza, come cuore sul quale poggiare la testa, come “cuore trafitto” per la salvezza di tutti, come riverbero che si coglie nel “più misero degli uomini”.

Sul solco tracciato da Luigi Orione, la sua Famiglia carismatica, è ancora oggi impegnata in prima linea nel servizio alla vita debole poiché, come l’abbandono alla Provvidenza non è mai stato in don Orione vuoto misticismo, così anche nei suoi figli è urgenza di farsi “asinelli e facchini della Provvidenza[1] per essere sempre pronti ad “aprire le braccia e il cuore a sani e ad ammalati, di ogni età, religione, nazionalità” [2]

 

Sull’esempio del loro Padre Fondatore, che seppe sempre, nei momenti di smarrimento e fatica come in quelli della gioia, “riposare il cuore sul cuore di Cristo[3], i suoi figli e le sue figlie sanno che c’è una parola strategica che ha il potere di illuminare potentemente il cammino della loro vita: FIAT!

Sì, è una piccola parola ma al tempo stesso un “dolce ricovero innalzato dal buon Dio in mezzo a questo deserto così arido e difficile da attraversare, che si chiama la vita… che esprime l'atto del fanciullo che si getta con amore sul seno del padre finché passa l'uragano…” [4]

Si tratta di una “parola strategica”, di una sorta di linguaggio cifrato, che Dio sa comprendere sempre nel modo in cui vogliamo che egli la comprenda: “ora come preghiera, ora come atto di fede nel dubbio, come atto di speranza nel timore, e sempre come atto di amore”[5]

E poi, se la vita dovesse riservare momenti ed esperienze tristi c’è un posto sicuro dove nascondere le lacrime. Quel posto don Orione, lo ha indicato nel “cuore aperto di Gesù crocifisso”.

Oggi è urgente schierarsi, ridefinire dove e con chi stare. Luigi Orione è sempre stato con gli ultimi, la sua Famiglia carismatica non può che riconfermare questa sua scelta. Il nostro Santo ripeterebbe ancora: il bene dobbiamo farlo bene rinnovandoci nella carità” [6]facendoci l’uno servo dell’altro per amore di Cristo.

Sono sempre state un faro luminoso le sue opere di carità intellettuale (scuole, stampa, predicazione per la lotta contro l'ignoranza religiosa e le "ideologie fatali"); di carità apostolica (parrocchie, oratori, centri giovanili, missioni popolari, missioni estere), e di carità materiale (Piccoli Cottolengo, case di carità, ospedali, ospizi, collegi, orfanotrofi, centri per mutilati di guerra, scuole per subnormali, lebbrosari, case per giovani operai). Il fuoco della carità di Dio, che ha infiammato Don Orione, è l’eredità più preziosa per i suoi figli e le sue figlie. “Fare del bene a tutti, fare del bene sempre, del male a nessuno” [7] . Quanto bisogno del dono della tenerezza ha oggi il mondo! Pazienza di Dio, vicinanza di Dio, tenerezza di Dio. Carità viva, carità grande, carità sempre! E daremo la leva alla società! Con la carità faremo tutto, senza carità faremo niente!”[8]

 

 

 

 

 

 


[1] Scr 36, 146

[2] Lett. II, n 88

[3] Spirito XI, 111

[4] Nel nome, 21

[5] Nel nome, 22

[6] Spirito XI, 72

[7] Lett. II, 331

[8] Spirito XI