Nel giorno della festa liturgica del nostro Santo Fondatore, chiediamo a Don Orione di saper custodire l'eredità che ci ha lasciato e con le sue stesse parole, vogliamo levare alla Vergine SS la nostra preghiera affinchè possa essere saziata la nostra sete di fede, di speranza e di carita’.
Avevo sete di fede!
Quell’atmosfera di dubbio che si respira nel mondo
era penetrata a poco a poco nell’anima mia, e la inaridiva.
Le era necessaria, come ai polmoni, un’atmosfera più pura,
più balsamica, più celeste.
O Madonna della Divina Provvidenza, è intorno a te che io l’ho respirata!
E’ ai tuoi piedi che la mia anima si è aperta alle cose del cielo,
e che il miracolo è diventato per essa come una cosa naturale…
essa grida soddisfatta: Io credo! Io credo!
Avevo sete di speranza!
Tutto sembrava morto!
No! Non è morta la società
che si rialza per proclamare la divinità di Gesù,
la potenza di Maria, la forza della Chiesa cattolica!
Chi con lo sguardo volto verso il cielo, non griderà-
Io spero! - Io spero! - ?
Avevo sete di carità!
O Madre mia sento che presso il vostro altare,
il mio cuore inaridito
ha ritrovato la sua potenza d’amore santo e puro!
Maria ha confermata la mia fede,
rianimata la mia speranza,
risvegliata la mia carità.
(DOLM,580)