Giovedì, 24 Marzo 2022 20:54

IV Domenica di Quaresima - anno C

Con la parabola del Padre misericordioso, Gesù ci svela il cuore di Dio. Il cuore di un Padre che non dice al figlio scapestrato “Me la pagherai” ma che aspetta, con amore, il suo ritorno e che, vedendolo arrivare da lontano, gli corre incontro preoccupato solo di restituirgli i segni della sua dignità di figlio: il vestito bello, l’anello, i calzari. L’unica cosa che questo Padre ha a cuore è che il figlio sia, con lui, sano e salvo. La sua misericordia è traboccante, incondizionata. La nostra condizione di figli di Dio è frutto dell’amore del cuore del Padre; non dipende dai nostri meriti o dalle nostre azioni, e quindi nessuno può togliercela, neppure il diavolo! Questa parola di Gesù ci incoraggia a non disperare mai. In qualunque situazione della vita, non dobbiamo dimenticare che non smetteremo mai di essere figli di Dio, di essere figli di un Padre che ci ama e attende il nostro ritorno. Anche nelle situazioni più brutte della vita, Dio ci attende, Dio vuole abbracciarci, Dio ci aspetta. (leggi la catechesi di Papa Francesco)

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