Il dolore per la sua partenza è davvero immenso, oltre ad essere un esemplare ministro della Misericordia di Dio, è stato e sarà sempre per le consacrate dell’ISO una presenza fondamentale.
Dal 1997 aveva il ruolo ufficiale di “assistente spirituale” del gruppo, servizio che ha sempre declinato in gesti di accoglienza, sostegno, guida, di affetto profondissimo… di presenza costante nei momenti più significativi e delicati della vita di ciascun membro dell’Istituto.
E' stato per tutte una "mamma": premuroso e attento soprattutto nelle piccole cose e ha saputo voler bene a ciascuna per quello che era, apprezzando e valorizzando doti e talenti e scusando , di più, nascondendo in una infinita misericordia, ogni limite e fragilità.
Incaricato, per vari anni dell'Archivio, che custodisce gli scritti di don Orione, ha sempre regalato, a piene mani , i pensieri e il cuore del suo Fondatore.
Strana coincidenza , o “dioincidenza” il precipitare della sua salute proprio nel giorno del riconoscimento pontificio dell’ISO, sogno in cui lui aveva sempre creduto e che aveva insegnato a ciascuna ad assumere come sogno personale, esortando tutte , con la sua testimonianza di vita, ad una crescita spirituale più profonda e ad uno stile più vicino alla logica del Vangelo.
A Dio , oggi eleviamo, sia pure tra le lacrime, il nostro grazie per avercelo dato come padre, maestro, amico , compagno di cordata.
A don Enrico diciamo un grazie specialissimo per il modo in cui ha vissuto e testimoniato il Vangelo della gioia, della prossimità, della gratuità, dell’abnegazione… in quella grande umiltà che lo ha portato a scegliere sempre l’ultimo posto e la strada del nascondimento.