Giovedì, 10 Dicembre 2020 11:45

Papa Francesco indice l' Anno Speciale di San Giuseppe (scarica gli allegati)

Papa Francesco con la Lettera Apostolica “Patris Corde” (in allegato) ha indetto un Anno speciale di San Giuseppe, nel giorno in cui ricorrono i 150 anni del Decreto Quemadmodum Deus, con il quale il Beato Pio IX lo dichiarò Patrono della Chiesa CattolicaPer questa occasione è concessa l'Indulgenza plenaria ai fedeli che reciteranno "qualsivoglia orazione legittimamente approvata o atto di pietà in onore di San Giuseppe, specialmente nelle ricorrenze del 19 marzo e del 1° maggio, nella Festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe, nella Domenica di San Giuseppe (secondo la tradizione bizantina), il 19 di ogni mese e ogni mercoledì, giorno dedicato alla memoria del Santo secondo la tradizione latina" (In allegato il Decreto per ottenere il dono delle indulgenze)

Nella sua lettera Papa Francesco, dopo aver sottolineato come Giuseppe amò Gesù “con cuore di padre” ed ebbe il coraggio di assumersene la paternità legale, addita questo uomo  apparentemente “nascosto” e in “seconda linea” come modello per tutti coloro che in questa situazione di grande crisi, provocata dalla pandemia “ stanno scrivendo oggi gli avvenimenti decisivi della nostra storia: medici, infermiere e infermieri, addetti dei supermercati, addetti alle pulizie, badanti, trasportatori, forze dell’ordine, volontari, sacerdoti, religiose e tanti ma tanti altri che hanno compreso che nessuno si salva da solo. Gente che esercita ogni giorno pazienza e infonde speranza, avendo cura di non seminare panico ma corresponsabilità. Gente che mostra, con gesti piccoli e quotidiani, come affrontare e attraversare una crisi riadattando abitudini, alzando gli sguardi e stimolando la preghiera. Gente che prega, offre e intercede per il bene di tutti. Tutti possono trovare in San Giuseppe, l’uomo che passa inosservato, l’uomo della presenza quotidiana, discreta e nascosta, un intercessore, un sostegno e una guida nei momenti di difficoltà. San Giuseppe ci ricorda che tutti coloro che stanno apparentemente nascosti o in “seconda linea” hanno un protagonismo senza pari nella storia della salvezza."

Nel riflettere sulla figura di S. Giuseppe ci viene incontro anche l’iconografia. Come ad esempio questa incredibile icona della Natività. Si tratta di una miniatura in tempera e oro che si trova in un Libro d'Ore composto a Besançon, in Francia, nel 1450 . Attualmente si trova nel Fitzwilliam Museum di Cambridge. Maria studia la Torah, mentre Giuseppe tiene tra le braccia il bambino. Una radicale uscita dagli schemi che genera tutt' altro che tensione!  Una rielaborazione inedita di un tema familiare. Solitamente (in particolare nei presepi del V secolo) san Giuseppe viene raffigurato in atteggiamento pensoso e contemplativo. Solo nel tredicesimo secolo riveste un ruolo più attivo nella raffigurazione della Natività.  In questa miniatura, posta di fianco, ad esempio, Giuseppe non è in disparte ma “si prende cura” del Bambino.

Nell'arte olandese e tedesca del quattordicesimo e quindicesimo secolo , San Giuseppe viene raffigurato nell'assolvimento di diversi compiti , quali: aiutare a preparare il bagno al Bambino (nell'altare boemo di Hohenfutrh),  o tagliare dai propri indumenti fasce per avvolgerlo ( Natività nel museo Mayer van Berg ad Anversa), o intento a scaldare i vestiti, a cucinare il cibo, ad attizzare il fuoco. Nella iconografia del tardo Medioevo, poi, Giuseppe viene raffigurato mentre guida Gesù tenendolo per mano, o mentre Gesù lo assiste nella sua attività di falegname. 

Raffigurazioni queste che sembrano proprio sottolineare  quel tipo di "sollecitudine" che  il Papa , nella sua Lettera, ci esorta ad imitare