Il predicatore don Silvestro Sowizdrzal, ha guidato il gruppo attraverso la riflessione sulle beatitudini a delineare l’identità dell’uomo nuovo voluto da Gesù e quindi a cogliere il vero motore dell’agire di San Luigi Orione .
“Tutto quello che avete fatto al più piccolo dei miei fratelli lo avete fatto a me”: è questo il frutto dello Spirito e la sua motivazione , anima della vita del Fondatore , va ricercata proprio nel discorso della montagna .
Le Beatitudini motivano il cambiamento di impostazione della vita : invitano a passare dall’avere, dal salire, dal comandare al condividere , scendere, servire. Indicano un modo di essere che poi si trasforma in un modo di agire che nessuno può lasciare indifferente.
La prima delle beatitudini : beati i poveri in spirito individua beati coloro che volontariamente accettano di adoperarsi per sradicare la povertà. Gesù ci invita ad occuparci gli uni degli altri , perché tutti siamo in debito verso i nostri fratelli, cosicché Dio possa occuparsi di noi. Gesù non ci chiede di spogliarci ma di vestire chi è nudo.
Questo fu certamente il motore che portò don Orione ad aprire i Piccoli Cottolengo: “ case di carità per i poveri più infelici , inabili al lavoro, vecchi o malati d’ogni genere, d’ogni sesso, d’ogni credo, o anche senza credo, che non trovano pane ne’ tetto, ma che sono il rifiuto di tutti e che il mondo considera o rottami della società” ( V061P151)
Altre due beatitudini ci illuminano: “Beati quelli che sono nel pianto perché saranno consolati “. “ Beati i miti perché erediteranno la terra “. Coloro che sono nel pianto sono tutti quelli che si sentono schiacciati dalle situazioni in cui sono costretti a vivere . Ad essi viene promesso non un semplice conforto “temporaneo” ma una consolazione ossia una radicale rimozione dell’afflizione. I miti invece sono i non arroganti , gli umiliati ad essi sarà ridata “la terra” cioè la dignità di figli . Di fronte ad entrambi le categorie resta sempre la necessità e l’urgenza dell’impegno personale di ciascuno .
“Beati quelli che hanno fame e sete di giustizia perché saranno saziati “ : si tratta di coloro che fanno una questione vitale il riportare la dignità a chi non ce l’ha, si tratta di quanti comprendono che la felicità consiste nel donare, giusti sono coloro che fanno la volontà di Dio.
“ Beati i misericordiosi perché troveranno misericordia “: la misericordia dice la compassione , il patire con, il compromettersi con l’altro, la misericordia è espressione di una relazione d’amore caratterizzata dalla reciproca fedeltà , di un profondo legame/ vincolo materno. Essa è la qualità più alta di Dio. Gesù stesso ci ha detto: “siate misericordiosi come il Padre vostro” .E in quel “come” c’è tutta una “somiglianza ereditata” che ci abilita ad essere misericordiosi come il Padre. Quel “come” ci chiama a riscoprire dentro di noi qualcosa che è divino che ci rende capaci di misericordia come il Padre.
“Beati i puri di cuore perché vedranno Dio”: si tratta di quanti hanno una limpida coscienza , e sono persone autentiche, trasparenti , vere. Il vedere Dio non significa che avranno visioni ma piuttosto che avranno di Lui una maggiore percezione interiore , una più profonda esperienza interiore . Il nostro cuore però , a volte, è torbido e ha tanti interessi contrari a Dio e pertanto è incapace di vedere il suo Signore .
“ Beati gli operatori di pace perché saranno chiamati figli di Dio” : non si tratta dei pacifici ma dei pacificatori , di coloro che sono disposti ad affrontare le situazioni conflittuali per dare la pace agli altri . Questi saranno chiamati figli di Dio ossia assomiglieranno a Lui , avranno la sua protezione , avranno Dio dalla loro parte , saranno suoi “ figli adottivi “ .
La grande missione del mondo è proprio quella di far la pace fraterna con tutti .
http://www.donorione.org/Public/ContentPage/fino_al_27_agosto_la_settimana_comunitaria_delliso.asp
“Beati i perseguitati per la giustizia perché di essi è il regno dei cieli”: sono coloro che mettono a rischio la propria vita per assicurare il benessere dell’uomo. Gesù stesso ebbe a dire : “ Vi mando come pecore in mezzo ai lupi”
A queste 8 beatitudini se ne aggiunge una nona , diversa dalle precedenti per la sua struttura e per il suo carattere personale . Gesù dice : Beati “voi” quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e mentendo diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate perché grande è la vostra ricompensa nei cieli . Così infatti perseguitarono i profeti che furono prima di voi .
Le beatitudini sono un invito a trasformare radicalmente la società e permettere così l’avvento del Regno di Dio. Per questo esse sono precedute dall’invito alla conversione .