Tracce di cammino

20 novembre 2006
Madonna della Divina Provvidenza

 
TRACCE DI CAMMINO
(lettera del Direttore Generale Don Flavio Peloso)
 

 

 

 

Carissime Sorelle consacrate dell'Istituto Secolare Orionino:

 

Recentemente, il 26 ottobre 2006, ho partecipato alla Assemblea generale di verifica del vostro Istituto tenuta a Valença (Brasile). E' stato un momento bello di fraternità e di gioia nel Signore poter constatare il progresso e il consolidamento dell'Istituto e di questa forma di consacrazione.
Mi è stato chiesto di fare una piccola relazione su "Chi siamo, chi eravamo, chi saremo". Essendo stato parte attiva del cammino dell'Istituto nell'ultimo ventennio, penso possa essere utile comunicare a tutte voi alcune tracce di cammino che collegano passato presente e futuro per favorire lo sviluppo della consacrazione laicale secolare orionina.


CHI SIETE OGGI

Oggi voi costituite l'Istituto Secolare Orionino che è nato da una intuizione di Don Orione, già presente nella prima regola manoscritta del 1904, da un progetto ispirato alla volontà della Chiesa circa gli Istituti Secolari (Pio XII, Provvida Mater Ecclesia, 1947), e da una decisione autorevole della congregazione dei Figli della Divina Provvidenza, espressa nel Capitolo generale 1958 e nella successiva lettera del 1959 di Don Pensa, superiore generale.
Oggi voi siete 140 donne consacrate, organizzate in tre gruppi regionali sufficientemente solidi e numerosi (Italia, Argentina e Brasile), con presenze minori in altre nazioni (Uruguay, Cile, Polonia, Costa d'Avorio).
Oggi siete un Istituto che ha buona identità e struttura di consacrazione, secolarità, orioninità. L'Istituto non è cresciuto molto dall'approvazione ad oggi (1997-2006), ma si sono inserite vocazioni giovani, buone e secondo le caratteristiche di Istituto Secolare.
Mi pare ancora di dire che, oggi, siete un Istituto che ha acquistato credito in seno alla Piccola Opera della Divina Provvidenza. Siete un soggetto della Famiglia orionina in quanto Istituto Secolare, in relazione e distinto da Religiosi (FDP e PSMC) e dal Movimento Laicale Orionino: partecipate come ISO ad assemblee, capitoli, iniziative.
Oggi, siete ancora un Istituto fragile, per la breve tradizione di vita, per il numero esiguo di membri, per le poche risorse economiche che rendono difficili le dinamiche di promozione vocazionale e di formazione, di incontro tra i membri e di contatto con le Responsabili.

 

NOTE DI STORIA
Può essere utile qualche notizia di storia, soprattutto per le sorelle giunte all'Istituto Secolare Orionino solo di recente.
• Già negli anni '50, nella Congregazione orionina, si voleva iniziare la forma di consacrazione laicale e secolare. Se ne parlò al Capitolo generale del 1958 e, con lettera dell'8 luglio 1959, il superiore generale Don Carlo Pensa diede l'incarico a Don Gaetano Piccinini di studiare e di avviare la costituzione di gruppi di laiche consacrate.
• Venne preparato uno statuto, guardando alle linee della Provida Mater Ecclesia (2.2.1947). Con una lettera del 14 luglio 1961, l'abate Emmanuele Caronti, Visitatore Apostolico, lodò il primo abbozzo di Regolamento aggiungendovi alcune osservazioni.
• Nel ventennio tra gli anni sessanta e settanta ci fu tutto un fiorire di iniziative di piccoli gruppi promossi separatamente da vari sacerdoti orionini nelle diverse nazioni. Tra i promotori dell'Istituto Secolare sono ricordati i nomi di G. Piccinini, P. Stefani, G. Pirani, I. Terzi e altri in Italia; R. Tonoli, Gino Carradori, José Baldussi in Argentina; Antonio Pagliaro e G. Barbieri in Brasile.
• Il 7 novembre 1973, giunse il riconoscimento delle "Volontarie di Don Orione" come "Pia Unione", cioè come associazione di laiche consacrate, da parte di Mons. E. Valerii, vescovo di Avezzano.
• Dopo un ventennio di sviluppo piuttosto spontaneo e diversificato, il superiore generale, Don Giuseppe Masiero, che fu assistente generale dal 1981, cercò di collegare i gruppi presenti in Italia, Argentina, Brasile, e indicò al nuovo assistente generale Don Flavio Peloso - lettera del 15.9.1991 - che era ormai maturo il tempo per l'unità e approvazione dell'Istituto Secolare. Chiese di promuovere il riconoscimento canonico dell'Istituto Secolare Orionino, cercando di includervi anche l'Istituto Maria di Nazaret.
• La storia attuale dell'ISO comincia con l'Assemblea generale dell'Istituto, tenuta a Buenos Aires l'11-14 agosto 1992. Per la prima volta, si riunivano le consacrate rappresentanti di diverse nazioni e decisero di procedere verso l'approvazione canonica come Istituto Secolare. Fu necessario rivedere lo Statuto della "Pia Unione" del 1973 per trasformarlo in "Regola di Vita" per l'Istituto Secolare, secondo le norme della Chiesa e la spiritualità orionina.
• Il 3 dicembre 1994, il vescovo di Tortona, Mons. Luigi Bongianino, introdusse la pratica per l'approvazione canonica presso la Congregazione vaticana per gli Istituti di Vita Consacrata. Dopo tre anni, il 13 maggio 1997, il nuovo vescovo di Tortona, Mons. Martino Canessa, firmò il Decreto di erezione dell'Istituto Secolare Orionino Femminile e ne approvò la Regola di Vita.
• A partire da questa data, inizia la storia attuale dell'Istituto Secolare. Nell'ottobre 1997, si tenne la prima Assemblea generale ordinaria che procedette alla elezione della prima responsabile generale dell'Istituto, Concetta Giallongo, poi riconfermata, nel settembre 2003, in occasione della seconda Assemblea generale.

 

QUANDO VI CONOBBI NEL 1990
Eravate meno di un centinaio di donne che facevano i tre voti di povertà, castità e obbedienza secondo lo spirito di Don Orione, ma con idea e pratica molto diversa a riguardo della consacrazione. Eravate di status di vita molto diverso, per lo più di età maggiore, alcune secolari "nel mondo" e altre aggregate nelle case della congregazione.
Le consacrate erano presenti solo in Italia e in Argentina; proprio in quegli anni c'era una ripresa in Brasile, sostenuta da P. José Carlos dos Santos.
In genere, c'era scarsissima comunicazione tra gruppi della medesima nazione e ancor meno tra diverse nazioni. Fu la responsabile generale Itala Colombo a cominciare i contatti negli anni Ottanta, insieme a Lina Gulino (Argentina) e Aparecida Soares (Brasile).
Quando vi conobbi, c'era scarso senso di appartenenza a un Istituto di consacrazione; c'erano persone buone e fervorose che vivevano una consacrazione spirituale, legate da sole o in gruppetti a vari religiosi.
In genere, la formazione specifica e la identità di "consacrate" e "secolari" era piuttosto scarsa; anche la proposta vocazionale era incerta. Di fatto, c'erano pochissime vocazioni e quasi nessuna giovane.
Ricordo anche il poco credito presso la Famiglia orionina, religiosi e suore. Le "Volontarie di Don Orione" era un tema quasi d'obbligo nei capitoli e assemblee, ma veniva risolto con qualche battuta rapida e poca convinzione.


INDICAZIONI PER IL FUTURO
Il futuro è nelle mani della Divina Provvidenza, perché la vocazione è "grazia" e l'Istituto è un'opera di Dio. Comunque, per animare la vostra responsabilità, raccolgo alcune indicazioni pratiche che potranno aiutare il cammino futuro.

Responsabile e Consiglio generale
Il Consiglio generale, nelle attuali situazioni (poco tempo disponibile, limitata libertà di movimento, conoscenza limitata di tutti i membri, tante spese e poco denaro disponibile, lingue diverse e comunicazione difficile, ecc.) è in difficoltà nello svolgere i compiti affidategli dalla Regola di vita.
Il Consiglio generale può e deve svolgere i compiti essenziali di: 1) segno di unità di tutto l'ISO; 2) stimolo e garanzia della attuazione della Regola di Vita; 3) collegamento e iniziative comuni tra i gruppi regionali; 3) rappresentanza dell'ISO a Roma presso gli organismi centrali della Chiesa, degli Istituti Secolari, della Famiglia Orionina.

Responsabile e Consiglio regionale
I Consigli regionali dovranno avere molta unione e intraprendenza perché sono quelli che determinano più direttamente la vita dell'Istituto. Promozione vocazionale, formazione iniziale e permanente dipendono quasi del tutto l'attività a livello regionale (nazionale). Se c'è la possibilità, a qualche Consiglio generale conviene che partecipino anche le Responsabili regionali per informazione e condivisione.

Autonomia economica e servizi nell'Istituto
E' un problema pratico che rallenta l'efficienza del servizio e della crescita dell'ISO: è una pena ma è così. Non sempre, non tutti i gruppi locali, regionali e lo stesso Consiglio generale hanno le risorse economiche per provvedere ai necessari servizi di comunione e promozione dell'Istituto: viaggi, ritiri, visite delle responsabili, sussidi, ecc. Che fare? Innanzitutto occorre dare con precisione alla cassa comune (art. 115) il contributo personale ordinario (art.114) e, quando possibile, anche straordinario (offerte, eredità, ecc.); occorre attivarsi nella ricerca di risorse e di benefattori. Anche questo serve alla crescita dell'ISO.

Promozione vocazionale e ammissione all'Istituto
Occorrerà continuare ad attuare una seria promozione e selezione delle candidate secondo i valori e criteri propri della vocazione dell'ISO. E' una vocazione che introduce a uno stato di vita e quindi va fatta quando si sceglie il proprio stato.
In questo senso vanno normalmente escluse candidate anziane, vedove, persone solitarie per mentalità e relazioni, persone che non possono o non riescono a relazionarsi nell'Istituto. Qualche eccezione potrà esserci, ma sia ben valutata dalle Responsabili. Solo con una chiara identità e proposta vocazionale si avranno vocazioni di prima scelta e l'Istituto crescerà; diversamente decadrà.

Pratica dei Voti secondo la Regola
I voti hanno un loro contenuto pratico specifico da viversi nella condizione di consacrate secolari. E' questo quel "qualcosa in più" che fa la differenza del vostro stato. Non si tratta solo di un generico impegno a vivere le virtù di povertà, castità, obbedienza e fedeltà al Papa. Ci si deve impegnare a vivere il contenuto dei voti secondo la Regola di vita. Le modalità di dipendenza nel vivere il voto di obbedienza (art.21-22) e di povertà (art.16) e la pratica del rendiconto (art. 16) e della cassa comune (art. 115) sono elementi caratterizzanti la vita in un Istituto Secolare.

Promozione della "secolarità" della consacrazione
Sappiamo che ambiente normale di vita e di testimonianza delle consacrate secolari è "nel mondo e con i mezzi del mondo", "come sale e lievito di santità nel mondo". La Regola di vita poi aggiunge "in qualche caso, potrà essere richiesto qualche particolare servizio per il bene dell'Istituto, della Famiglia orionina e della Chiesa" (art.44). Occorre evitare di diventare troppo "di sacrestia", o "volontarie". Per la salvaguardia della secolarità, come richiesto dai documenti della Chiesa e dalla Regola di vita, occorre coltivare il valore e la pratica del "riserbo" a riguardo della propria consacrazione (art.50).

La qualità della formazione iniziale e permanente
E' evidente che il futuro dell'Istituto dipende molto dalla formazione che viene offerta e attuata secondo il vostro "piano formativo". Sono solito dire ai miei confratelli che i "formatori sono fondatori" della congregazione di domani. Vale anche per voi dell'Istituto Secolare. Così pure non stancatevi di promuovere la formazione permanente con la cura ordinaria di sé (il "progetto personale di vita"!) e con le iniziative comuni di formazione (incontri, esercizi spirituali, ecc.).

Qualche segno missionario "secolare"
La "missio ad gentes", sempre in modo secolare, fa bene all'ISO e lo fa anche conoscere. E' da incrementare il numero di consacrate che - quando ci siano le possibilità - partono per un tempo più o meno prolungato o anche stabilmente per le missioni fuori patria. Si possono anche attuare iniziative di sostegno alle missioni.

Rapporto con la Famiglia Orionina
Che l'Istituto sia parte della Famiglia Orionina è un grande vantaggio per la fedeltà carismatica, per la promozione delle vocazioni, per l'aiuto nella formazione, per le relazioni più ampie di vita consacrata e di Chiesa. Questo rapporto cordiale, fraterno e fattivo va ricercato e offerto continuamente, senza stancarsi per eventuali difficoltà.

Rapporto nel Movimento Laicale Orionino
Siete laiche e secolari e quindi siete partecipi del MLO a pieno titolo di comunione e di collaborazione. All'interno del MLO, siete anche distinte in quanto consacrate. Praticamente: partecipate a cuore aperto in tutte le iniziative e dinamiche del MLO locale e nazionale, eventualmente anche a livello di responsabilità.


Concludo qui, carissime sorelle dell'ISO. Teniamoci uniti nella preghiera e nella fedeltà alla vocazione, piccoli e umili nelle mani di Dio. Chiediamo al Signore che voglia aggiungere altre vocazioni di persone che, "da laiche" e "nel mondo", consacrino la loro vita a Dio e ai fratelli nelle vie della carità per "Instaurare omnia in Christo", unendo alla Chiesa e al Papa.
Don Orione ci esorta: "Non temete: confidate nella Divina Provvidenza e in Maria SS.ma madre di quest'Opera. Il Signore che ha cominciato in voi l'opera buona egli la perfezionerà. Diamoci davvero a Dio, tutti a Dio, che si è dato tutto a noi, formiamo tutti noi stessi su Gesù Cristo crocifisso per formare e rinnovare tutti gli altri: 'Instaurare omnia in Christo' (ricapitolare ogni cosa in Cristo)" (Scritti 6, 5).
Vi giunga il cordiale augurio e saluto che accompagno con il ricordo nella Eucarestia. Il Signore vi benedica.

 

Don Flavio Peloso


20 de Noviembre 2006
Maria, Madre de la Divina Providencia

 

 

HUELLAS EN EL CAMINO

Queridas Hermanas consagradas del Instituto Secular Orionino:
Recientemente, el 26 de Octubre de 2006, participé de la Asamblea general de verificación de vuestro Instituto, realizada en Valença (Brasil). Fue un hermoso momento de fraternidad y de gozo en el Señor poder constatar el progreso y la consolidación del Instituto y de esta forma de consagración.
Me fue solicitado hacer un pequeño informe sobre "Quiénes somos, quiénes éramos, quiénes seremos". Habiendo sido parte activa del camino del Instituto de los últimos veinte años, pienso que puede ser útil comunicar a todas ustedes algunas huellas en el camino que unen pasado, presente y futuro para favorecer así el desarrollo de la consagración laical secular orionita.

QUÉ SON HOY
Hoy ustedes están constituidas como el Instituto Secular Orionino nacido de una intuición de Don Orione, ya presente en la primera regla manuscrita de 1904, de un proyecto inspirado por voluntad de la Iglesia acerca los Institutos Seculares (Pío XII, Provida Mater Ecclesia, 1947), y de una decisión autorizada por la congregación de los Hijos de la Divina Providencia, expresada en el Capítulo general de 1958 y en la sucesiva carta de 1959 de Don Pensa, superior general.
Hoy son 140 mujeres consagradas, organizadas en tres grupos regionales suficientemente sólidos y numerosos (Italia, Argentina y Brasil), con presencias menores en otros países (Uruguay, Chile, Polonia, Costa de Marfil).
Hoy son un Instituto que tiene buena identidad y estructura de consagración, secularidad y orioninidad. El Instituto no ha crecido mucho desde la aprobación hasta hoy (1997-2006), pero se han agregado vocaciones jóvenes, buenas y según las características de un Instituto Secular.
Me parece decir aún que, hoy, son un Instituto que ha adquirido crédito en el seno de la Pequeña Obra de la Divina Providencia. Son un sujeto de la Familia orionita en cuanto Instituto Secular, en relación es distinto de los Religiosos (HDP y PHMC) y del Movimiento Laical Orionino: participan como ISO en asambleas, capítulos, iniciativas.
Hoy, son aún un Instituto frágil, por la breve tradición de vida, por el número exiguo de miembros, por los pocos recursos económicos que hacen difícil las dinámicas de promoción vocacional y de formación, de encuentro entre los miembros y de contacto con las Responsables.

NOTAS DE HISTORIA
Puede resultar útil alguna noticia histórica, sobre todo para las hermanas llegadas recientemente al Instituto Secular Orionino.
• Ya en los años '50, en la Congregación orionita, se quería iniciar la forma de consagración laical y secular. Se habló de ello en el Capítulo general de 1958 y, con carta del 8 de Julio de 1959, el superior general Don Carlo Pensa encargó a Don Gaetano Piccinini estudiar y encaminar la constitución de grupos de laicas consagradas.
• Se preparó un estatuto, guardando las líneas de la Provida Mater Ecclesia (2-2-1947). Con una carta del 14 de Julio de 1961, el abad Emmanuele Caronti, Visitador Apostólico, alabó el primer esbozo del Reglamento agregándole algunas observaciones.
• En las dos décadas del sesenta y setenta existió, en distintos países, un florecer de iniciativas de pequeños grupos promovidos separadamente por varios sacerdotes orionitas. Entre los promotores del Instituto Secular son recordados los nombres de G. Piccinini, P. Stefani, G. Pirani, I. Terzi y otros, en Italia; R. Tonoli, Gino Carradori y José Baldussi en Argentina; Antonio Pagliaro y G. Barbieri, en Brasil.
• El 7 de noviembre de 1973, llegó, de parte de Mons. E. Valerii, Obispo de Avezzano, el reconocimiento de las "Voluntarias de Don Orione" como "Pía Unión", es decir como asociación de laicas consagradas.
• Después de unos veinte años de desarrollo más bien espontáneo y diversificado, el superior general, Don José Masiero, que fue asesor general desde 1981, trató de unificar los grupos presentes en Italia, Argentina y Brasil, y señaló al nuevo asesor general Don Flavio Peloso -carta del 15-9-1991 - que ya había madurado el tiempo para la unidad y aprobación del Instituto Secular. Pidiendo promover el reconocimiento canónico del Instituto Secular Orionino, tratando de incluirle también al Instituto María de Nazaret.
• La historia actual del ISO comienza con la Asamblea general del Instituto, realizada en Buenos Aires del 11-14 de agosto de 1992. Por primera vez, se reunían las consagradas representantes de diversos países y decidieron marchar hacia la aprobación canónica como Instituto Secular. Fue necesario rever el Estatuto de la "Pía Unión" de 1973 para transformarlo en "Regla de Vida" para Instituto Secular, según las normas de la Iglesia y la espiritualidad orionita.
• El 3 de diciembre de 1994, el Obispo de Tortona, Mons. Luis Bongianino, introdujo el expediente por la aprobación canónica en la Congregación vaticana por los Institutos de Vida Consagrada. Después de tres años, el 13 de mayo de 1997, el nuevo Obispo de Tortona, Mons. Martino Canessa, firmó el Decreto de erección del Instituto Secular Orionino Femenino y aprobó la Regla de Vida.
• A partir de esta fecha, se inicia la historia actual del Instituto Secular. En octubre de 1997, se hizo la primera Asamblea general ordinaria que eligió a la primera responsable general del Instituto, Concetta Giallongo, que fue confirmada, en octubre de 2003, en ocasión de la segunda Asamblea general.

CUANDO LAS CONOCÍ EN 1990
Eran menos de un centenar de mujeres que hacían los tres votos de pobreza, castidad y obediencia según el espíritu de Don Orione, pero con idea práctica muy diversa con respecto a la consagración. Eran de estado de vida muy distinto, la mayoría mayores de edad, algunas seculares "en el mundo" y otras agregadas en las casas de la congregación.
Había consagradas sólo en Italia y en Argentina; justo en esos años se estaba retomando en Brasil, sostenidas por el P. José Carlos dos Santos.
En general, había escasa comunicación entre los grupos de la misma nación y menor aún entre los distintos países. Fue la responsable general Itala Colombo quien comenzó los contactos en los años Ochenta, junto a Lina Gulino (Argentina) y Aparecida Soares (Brasil).
Cuando las conocí, había un escaso sentido de pertenencia a un Instituto de consagración; eran personas buenas y fervorosas que vivían una consagración espiritual, unidas, tanto solas como en grupos, a varios religiosos.
En general, la formación específica y la identidad de "consagradas" y "seculares" eran más bien escasas; también la propuesta vocacional era incierta. De hecho, existían poquísimas vocaciones y casi ninguna joven.
Recuerdo también el poco crédito hacia la Familia orionita, religiosos y hermanas. Las "Voluntarias de Don Orione" eran un tema casi obligado en los capítulos y asambleas, pero se resolvía con alguna ocurrencia rápida y poca convicción.

INDICACIONES PARA EL FUTURO
El futuro está en las manos de la Divina Providencia, porque la vocación es "gracia" y el Instituto es una obra de Dios. Por lo tanto, para animar vuestra responsabilidad, reúno algunas indicaciones prácticas que podrán ayudar el camino futuro.

Responsable y Consejo general
El Consejo general, en la situación actual (poco tiempo disponible, limitada libertad de movimiento, conocimiento limitado de todos los miembros, muchos gastos y poco dinero disponible, distintos idiomas, comunicación difícil, etc.) se encuentra en dificultad para desarrollar las tareas confiadas por la Regla de Vida.
El Consejo general puede y debe desarrollar las tareas esenciales de: 1) signo de unidad de todo el ISO; 2) estímulo y garantía para el cumplimiento de la Regla de Vida; 3) conexión para las iniciativas comunes entre los grupos regionales; 4) representación del ISO en Roma en los organismos centrales de la Iglesia, en los Institutos Seculares, en la Familia Orionita.

Responsable y Consejo Regional
Los Consejos regionales deberán tener mucha unión y emprendimientos porque son los que determinan en forma más directa la vida del Instituto. Promoción vocacional, formación inicial y permanente dependen casi en todo de la actividad a nivel regional (nacional). Si es posible, conviene que las Responsables regionales participen de algún Consejo general, para informar y compartir.

Autonomía económica y servicio en el Instituto
Es un problema práctico que disminuye la eficiencia del servicio y del crecimiento del ISO: es una pena, pero es así. No siempre, no todos los grupos locales, regionales y el mismo Consejo general, tienen los recursos económicos para proveer a los servicios necesarios de comunión y promoción del Instituto: viajes, retiros, visitas de las responsables, subsidios, etc. ¿Qué hacer? Ante todo es necesario dar con precisión a la caja común (art. 115) la contribución personal ordinaria (art. 114) y, cuando es posible, también lo extraordinario (ofrendas, herencias, etc.); es necesario activarse en la búsqueda de recursos y de bienhechores. También esto sirve para el crecimiento del ISO.

Promoción vocacional y admisión al Instituto
Es necesario continuar con una seria promoción y selección de las candidatas según los valores y criterios propios del ISO. Es una vocación que introduce a un estado de vida y por lo tanto debe hacerse cuando se elige el propio estado.
En este sentido van normalmente excluidas las candidatas mayores, viudas, personas solitarias por mentalidad y relaciones, personas que no pueden o no saben relacionarse en el Instituto. Podrá existir alguna excepción, pero que sea bien evaluada por las Responsables. Sólo con una identidad clara y propuesta vocacional se tendrán vocaciones de primera elección y el Instituto crecerá; de lo contrario, decaerá.

Práctica de los Votos según la Regla
Los votos tienen un contenido práctico específico que debe vivirse en la condición de consagradas seculares. Esto es "aquella cosa de más" que hace la diferencia de vuestro estado. No se trata sólo de un compromiso genérico de vivir las virtudes de pobreza, castidad, obediencia y fidelidad al Papa. Nos debemos comprometer a vivir el contenido de los votos según la Regla de vida. Las modalidades de dependencia en el vivir el voto de obediencia (arts. 21-22), de pobreza (art. 16), la práctica de la rendición de cuentas (art. 16) y de la caja común (art. 115) son elementos que caracterizan la vida de un Instituto Secular.

Promoción de la "secularidad" de la consagración
Sabemos que el ambiente normal de vida y de testimonio de las consagradas seculares es "en el mundo y con los medios del mundo", "como sal y fermento de santidad en el mundo". La Regla de Vida agrega que "en algún caso, puede ser solicitado algún servicio particular para el bien del Instituto, de la Familia orionita y de la Iglesia" (art. 44). Es necesario evitar convertirse mucho "de sacristía", o "voluntarias". Para la salvaguarda de la secularidad, como piden los documentos de la Iglesia y de la Regla de Vida, es necesario cultivar el valor y la práctica de la "discreción" con respecto a la propia consagración (art. 50).

La calidad de la formación inicial y permanente
Es evidente que el futuro del Instituto depende mucho de la formación que se ofrece y se realiza según vuestro "plan formativo". Siempre digo a mis cohermanos que los "formadores son fundadores" de la congregación del mañana. Vale también para ustedes del Instituto Secular. Así también no se cansen de promover la formación permanente con el cuidado ordinario de sí (¡el "proyecto personal de vida!") y con las iniciativas comunes de formación (encuentros, ejercicios espirituales, etc.).

Algún signo misionero "secular"
La "missio ad gentes", siempre en modo secular, le hace bien al ISO y también lo hace conocer. Se debe incrementar el número de consagradas que -cuando tengan posibilidad - partan por un tiempo más o menos prolongado o también en forma estable, para las misiones fuera de la patria. Se pueden realizar también iniciativas de sostenimiento para las misiones.

Relación con la Familia Orionita
Que el Instituto sea parte de la Familia Orionita es una gran ventaja para la fidelidad carismática, para la promoción vocacional, para la ayuda en la formación, para las relaciones más amplias de vida consagrada y de Iglesia. Esta relación cordial, fraterna y factible debe ser buscada y ofrecida continuamente, sin cansarse por eventuales dificultades.

Relación con el Movimiento Laical Orionita
Ustedes son laicas y seculares y por lo tanto participantes del MLO a pleno título de comunión y de colaboración. Dentro del MLO, son también distintas por la consagración. Prácticamente: participen a corazón abierto en todas las iniciativas y dinámicas del MLO local y nacional, eventualmente también a nivel de responsabilidad.
Concluyo aquí, queridas hermanas del ISO. Mantengámonos unidos en la oración y en la fidelidad a la vocación, pequeños y humildes en las manos de Dios. Pidamos al Señor que quiera agregar otras vocaciones de personas que, "como laicas" y "en el mundo", consagren sus vidas a Dios y a los hermanos en el camino de la caridad para "Instaurare Omnia in Christo", uniendo a la Iglesia y al Papa.
Don Orione nos exhorta: "No teman: confíen en la Divina Providencia y en María Ssma. Madre de esta Obra. El Señor que ha comenzado en ustedes la obra buena, la perfeccionará. Entreguémonos de verdad a Dios, todos a Dios, que se dio todo a nosotros, formémonos todos nosotros mismos en Jesucristo crucificado para formar y renovar a todos los demás: Instaurare Omnia in Christo" (Scritti 6,5).
Les llegue el cordial augurio y saludo que acompaño con el recuerdo en la Eucaristía. El Señor las bendiga.

Don Flavio Peloso FDP