Domenica, 11 Dicembre 2022 16:05

Lettera della Responsabile Generale in prossimità del Natale 2022

Carissima, è Natale!

Ancora una volta il Cielo scende sulla terra, l'amore di Dio squarcia le tenebre che avvolgono il mondo per raggiungere ogni cuore, anche quello più lontano, e inondarlo di luce e di pace.

L'incarnazione, il “farsi uomo” di Dio è un mistero grande. Dio “prende carne” nella fragilità umana, si riveste di nullità. Lui, l'Onnipotente, sceglie di farsi “uno di noi” per essere “uno con noi”.

Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna” (Gv 3, 16). Sei tu, per Dio, il “mondo” che egli ha tanto amato. Custodisci nel cuore questa certezza: Dio si è fatto “piccolo” per te, perché ogni tua piccolezza è per lui “grandezza”. Siamo noi la fredda mangiatoia che odora di paglia e di fieno. Eppure, Dio sceglie di venire ad abitare nella nostra povera “stalla”, nella nostra fragilità…

In questo giorno santo non pensare ai tuoi limiti, al male che abita il tuo cuore. Non oggi! Ciascuno di noi, con il suo bagaglio di bene e di male, “vale” il farsi uomo di Dio, perché egli ci ama comunque, nonostante quello che siamo. Oggi Dio nasce perché la tua vita è preziosa. “Tu sei prezioso ai miei occhi, perché sei degno di stima e io ti amo" (Is 43,4) Ricorda sempre: tu “vali” l'incarnazione di Dio. Oggi puoi ripetere con gioia: Sì, Dio si è fatto “piccolo” per me! Ha ritenuto valesse la pena nascere e morire per me. Solo dobbiamo fidarci e affidarci.

Porta a Gesù Bambino la tua vita, mettila con fiducia nelle sue piccole mani ed egli illuminerà di luce e di grazia il tuo cammino e trasformerà le tue “bassezze” in altezze. Il mistero del Natale ci invita poi ad accogliere la piccolezza di chi ci sta accanto con la stessa tenerezza con cui ci sentiamo “guardati” e amati da Dio. 

Se Dio è “sceso” sulla terra per noi, anche noi siamo invitati a “scendere” verso i fratelli: il mistero del Natale coinvolge ciascuno di noi in questa “discesa” e ci sprona ad assumere gli stessi sentimenti di Gesù per amare con il suo stesso cuore.

Ti auguro un Natale dove tu possa riscoprire quanto sei prezioso agli occhi di Dio e quanto deve essere prezioso ogni fratello ai tuoi occhi.

Ti abbraccio, mentre chiedo al Santo Bambino una benedizione per te e tutti i tuoi cari.

La Responsabile generale dell'ISO

“Ecco che cosa chiedere a Gesù per Natale: la grazia della piccolezza:

Signore, insegnaci ad amare la piccolezza. Aiutaci a capire che è la via per la vera grandezza.

Dio vuole venire nelle piccole cose della nostra vita, vuole abitare le realtà quotidiane, i semplici gesti che compiamo a casa, in famiglia, a scuola, al lavoro.

Egli desidera anche venire nel nostro sentirci deboli, fragili, inadeguati, magari persino sbagliati.

Accogliere la piccolezza significa infine abbracciare Gesù nei piccoli di oggi. Amarlo, cioè, negli ultimi, servirlo nei poveri.

Sono loro i più simili a Gesù, nato povero. Ed è in loro che Lui vuole essere onorato”. 

(Papa Francesco)